mercoledì 26 novembre 2014

SESELJ TORNA IN SERBIA: TORNA ANCHE IL PASSATO?

Le dichiarazioni del capo ultranazionalista sotto processo all'Aja provoca dure reazioni in Croazia

Di Marina Szikora
Il presidente croato Ivo Josipovic ha condannato aspramente le ultimissime dichiarazioni bizzarre del leader degli ultranazionalisti radicali serbi, Vojislav Seselj in occasione dell'anniversario della tragica caduta di Vukovar di 23 anni fa. Il recentemente rilasciato imputato dell'Aja, Seselj si e' infatti congratulato con i “cetnici serbi” in occasione “della giornata della liberazione della Vukovar serba”. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa serba, Tanjug. Sul suo Twitter, Josipovic ha valutato queste congratulazioni come una provocazione vergognosa e ha rilevato che Seselj deve essere riconsegnato all'Aja. L'agenzia di stampa croata Hina, scrive il quotidiano serbo 'Vecernje novosti' ha informato che Seselj ha mandato un messaggio a tutti i media croati in cui ha detto che “nella giornata di oggi, 23 anni fa, i cetnici serbi dopo tre mesi di lotte eroiche hanno liberato la citta' di Vukovar dalle formazioni paramilitari ustasce”. “La Vukovar serba fu la prima citta' serba liberata, la quale senza lotta, grazie all'aiuto del regime di Belgrado fu riconsegnata allo stato ustascia croato” ha detto Seselj riferendosi al passato degli anni novanta. Nel suo messaggio e' stato detto ancora che “Vojislav Seselj e il suo partito non rinunceranno a nessun millimetro dello stato serbo e faranno il tutto possibile affinche' “la Republika della Krajina Serba e la Vukovar serba diventino nuovamente parte integrale della Grande Serbia”. Il presidente croato nel suo messaggio pubblico attraverso la televisione di stato HTV ha fatto sapere di aver scritto al presidente del Tribunale dell'Aja che giudica i crimini commessi in ex Jugoslavia su quanto accade dal rilascio di Sesselj dal carcere dell'Aja. Le notizie sulla lettera di Josipovic a Meron sono state riportate anche dai media serbi, senza pero' ulteriori commenti. In questa lettera, Josipovic ha avvertito che vi e' la possibilita' del rafforzamento delle attivita' politiche di Seselj e il pericolo che la sua retorica di odio minacci gravemente la pace e la stabilita' in Europa Sudorientale.

Il testo è la trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 24 novembre a Radio Radicale



Anche la ministro degli esteri e affari europei, Vesna Pusic ha preso iniziativa per avvertire i suoi colleghi europei a Bruxelles sulla circostanza aggravata in Europa Sudorientale creatasi con il rilascio di Vojislav Seselj, scrive il giornale serbo 'Vecernje novosti'. In piu', il quotidiano serbo informa del fatto che il deputato croato al PE, Tonino Picula (SDP) si e' detto pronto a sollevare un dibattito su una risoluzione alla Commissione esteri del PE che affermi l'inaccettabilita' della retorica bellica che negli ultimi giorni e' stata promossa dall'imputato dell'Aja, Vojislav Seselj.
La risoluzione che si trovera' all'ordine del giorno della prossima sessione del PE a Strasburgo, secondo Picula, parlera' del proseguimento della politica di allargamento, ma con una responsabilita' rafforzata degli stati a sopprimere le politiche che possano portare a nuovi conflitti nei Balcani Occidentali, consapevoli proprio del fatto che questa politica, soprattutto nella giornata della memoria delle atrocita' di Vukovar e Skabrnja, ha contribuito ad un male incredibile, alla distruzione materiale e alle uccisioni. Picula ha avvertito che bisogna stare ben attenti che le “singole patologie”, e ne siamo testimoni con gli interventi di Seselj, in relazioni disgregate, non si trasformino nella patologizzazione delle intere societa'”. “Visto il suo recente passato, la Croazia dovrebbe stare molto attenta, e nell'Ue abbiamo un forum come lo e' il PE per discutere di tali problemi” ha detto l'europarlamentare croato, Tonino Picula.

Ad una riunione dei presidenti dei gruppi parlamentaari del PE, giovedi' e' stata accolta la proposta del PPE di inserire all'ordine del giorno della prossima sessione del PE a Strasburgo, che si svolgera' settimana prossima, il dibattito sulla risoluzione urgente relativa all'imputato per crimini di guerra, Vojislav Seselj. L'iniziativa e' stata promossa dall'eurodeputato croato dell'HDZ, Andrej Plenkovic e appoggiata da tutti gli europarlamentari croati. Gia' lo stesso giovedi' si e' iniziato a lavorare sul testo della risoluzione della quale si discutera' e votera' in aula il prossimo 27 novembre. L'obiettivo di questa risoluzione urgente e' quello di condannare il comportamento e la retorica di odio dell'imputato per crimini di guerra, Vojislav Seselj dopo la decisione del Tribunale dell'Aja per l'ex Jugoslavia sul suo rilascio temporaneo, si dice nel comunicato. Il MEP Plenkovic si aspetta l'appoggio della maggioranza nel PE. Con la risoluzione si vuole indicare che gli interventi di Seselj rappresentano la violazione dello stato di diritto, pretensioni al territorio di altri stati sollecitando il progetto della Grande Serbia la quale, secondo Seselj includerebbe la Croazia, uno stato membro dell'Ue, significano la minaccia alla stabilita' e alla collaborazione tra i paesi della regione. Venerdi' in risposta a questa iniziativa dei MEP croati al PE, il capo della diplomazia serba, Ivica Dacic ha rigettato ogni responsabilita' della Serbia per le dichiarazioni di Seselj dopo il suo rilascio dal carcere di Sheveningen e ha valutato che si tratta esclusivamente e solo della responsabilita' del ICTY perche' ha permesso a Seselj di essere liberato. Secondo Dacic e' una ragione in piu' per chiudere il Tribunale dell'Aja che giudica i crimini commessi in ex Jugoslavia.

Nessun commento:

Posta un commento