giovedì 9 gennaio 2014

CROAZIA: ENTRA IN VIGORE IL MANDATO DI CATTURA EUROPEO

Di Marina Szikora
Con i primi minuti del nuovo anno in Croazia e' entrata in vigore la tanto discussa deroga della legge secondo la quale il mandato di cattura europeo verra' adottato anche per i reati commessi prima dell'agosto 2002. E gia' il primo gennaio, seguendo la nuova legge, la polizia croata ha arrestato l'ex capo dei servizi segreti jugoslavi e croati, Josip Perković. Ricordiamolo, la giustizia tedesca ha emmesso un mandato di cattura europeo nei confronti di Perković sospettato di essere coinvolto nell'omicidio del dissidente croato Stjepan Đureković nel 1983, vicino a Monaco di Baviera. Questo mandato doveva entrare pero' in vigore lo scorso primo luglio, nel momento in cui la Croazia e' diventata membro a pieno titolo dell'Ue ma la maggioranza parlamentare croata, tre giorni prima, aveva votato una deroga di Legge sulla collaborazione giudiziaria con gli stati membri dell'Unione secono la quale il mandato di arresto europeo non veniva adoperato per i reati commessi prima del 2002.

Questa legge aveva suscitato reazioni molto aspre della Commissione europea la quale ha insistito sugli obblighi adottati durante i negoziati di adesione. Secondo alcuni l'emendamento della legge era stato fatto proprio su misura per evitare l'estradizione di Perković. Su pressione quindi, il governo croato ha ceduto e modificato la legge in questione e queste modifiche sono entrate in vigore il primo gennaio 2014. Il mandato di arresto europeo verra' dunque adottato senza limiti di tempo. La decisione sulla sua estradizione alla Germania o meno, Josip Perković la attendera' pero' in liberta'. Lo ha deciso cosi' venerdi' scorso il tribunale della contea di Zagabria sottoponendolo a misure meno dure. Senza alcun documento personale, quindi senza passaporto o carta di identita', Perković non potra' abbandonare il suo luogo di abitazione.

Tornando all'argomento che rende il sospettato responsabile di essere coinvolto nell'omicidio di Stjepan Đureković, va spiegato che qui si tratta dell'uccisione di uno dei direttori di maggior successo della compagnia petrolifera Ina negli anni ottanta. Imputato per manipulazioni nel commercio di petrolio, Đureković abbandono' l'ex Jugoslavia nel 1982 e si reco' in Germania dove un anno dopo venne assassinato. 26 anni dopo, sempre in Germania, Krunoslav Prates fu codannato per questo omicidio alla pena dell'ergastolo. Secondo le parole dell'avvocato di Josip Perković, nella sentenza a Prates, Perković e' stato indicato in quanto la persona che aveva organizzato e ordinato l'assassinio. Nell'attuale mandato di cattura, Perković e' pero' indicato in quanto quello che aveva aiutato persone sconosciue ad eseguire il delitto. Secondo alcune indagini giornalistiche, prima di essere assassinato, Đureković doveva venire in Croazia per testimoniare sullo scandalo di corruzione della Ina.

Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 9 gennaio a Radio Radicale.

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