mercoledì 11 dicembre 2013

IL CAFFE' TURCO E' PATRIMONIO DELL'UMANITA'

Il caffè turco è patrimonio dell'umanità. L'apposita commissione per la conservazione dell'Unesco, l'organizzazione dell'Onu che tutela il patrimonio culturale mondiale, che ha sede a Parigi, ha deciso di iscrivere il “Turk Kahvesi” nella lista dei beni appartenenti al patrimonio immateriale dell'umanità su proposta del governo di Ankara. Ocal Oguz, presidente della Commissione turca per l'Unesco, ha spiegato “non è più solo una bevanda: è famoso in tutto il mondo per il suo stile, il metodo di preparazione, la presentazione tradizionale”. Esportato nei tre continenti che si affacciano sul Mediterraneo (Europa, Asia e Africa), è uno dei lasciti più famosi, consolidati e “transnazionali” dell'Impero Ottomano, tanto che in diversi Paesi è stato “nazionalizzato”: e così abbiamo il caffè “cipriota”, quello “greco”, o quello “bosniaco”. “Una tazza di caffè si ricorda per quarant'anni”, afferma un detto turco e in effetti ha sempre affascinato artisti, viaggiatori e ambasciatori di tutto il mondo fin dalla sua preparazione. La cosa singolare è che, nonostante la sua nobile e secolare storia, proprio in Turchia è meno popolare del Chai, il tè, che i turchi bevono forte e bollente ad ogni ora del giorno.

Se volete assaporarlo e provare a farlo anche a casa vostra, ecco la ricetta
Prima dovete macinare i chicchi di caffè in modo che ne risulti una polvere finissima che poi dovete fare bollire in un piccolo bricco lucido d'ottone (ibrik), con acqua e zucchero. A seconda delle tradizioni locali, e del vostro gusto, potete aggiungere qualche spezia (come il cardamomo). Il caffè deve bollire e sbollire tre volte. Quando è pronto va versato in una tazzina di porcellana avvolta da un guscio d'ottone (secondo i greci le bollicine di schiuma che si formano in superficie rappresentano baci in arrivo). Prima di berlo deve essere fatto riposare per qualche minuto in modo che la polvere di caffè si depositi sul fondo. Nel fondo si può leggere passato e futuro e sapere tutto di amori e denaro, salute e fortuna: la “caffeomanzia” è stata un'arte praticata per secoli in tutti i territori dell'impero.

Ps: da Parigi fanno sapere che l'espresso italiano non è nell'elenco del patrmonio immateriale dell'umanità perché nessun governo italiano fin'ora ha avanzato la richiesta.


Nessun commento:

Posta un commento