giovedì 4 aprile 2013

IL SI' SLOVENO ALLA CROAZIA NELL'UE: GIORNATA STORICA PER LE RELAZIONI TRA I DUE PAESI

Zoran Milanovic e Alenka Bratusek (Reuters / S.Zivulovic)


di Marina Szikora [*]
Martedi' 2 aprile è stata una giornata storica nelle relazioni tra Slovenia e Croazia. Finalmente, all'unanimita', con 82 voti a favore e nessuno contrario, i deputati del Parlamento sloveno presenti in aula (su un totale di 90 parlamentari) hanno ratificato il trattato di adesione della Croazia all'Unione Europea. Cosi' la Slovenia non e' stata, come molti speculavano tempo fa, l'ultimo Paese membro dell'Ue a ratificare l'accordo: con l'atto di martedi' la Slovenia e' diventata il 23esimo dei 27 membri dell'Ue a ratificare, approvando cosi' l'ingresso della Croazia nell'Ue. Mancano ancora le ratifiche del Belgio, Danimarca, Olanda e Germania. Alla proclamazione solenne al Parlamento di Ljubljana hanno partecipato anche il premier croato, Zoran Milanović, e il ministro degli Esteri e degli Affari europei, Vesna Pusić. In questa occasione Milanović ha incontrato la neo premier slovena, Alenka Bratušek, nonche' l'ex premier Janez Janša. La nuova premier si e' detta felice del prossimo ingresso della Croazia nell'Ue perche' si tratta anche di un interesse sloveno e ha rilevato che la membership di entrambi i paesi nell'Ue apre le porte a nuove possibilita' di collaborazione.

"Non mi ricordo di nessun caso nella storia in cui la soluzione di un problema tra due Stati aveva prodotto relazioni migliori rispetto a quelli che fino a quel momento vi sono stati, e proprio questo e' accaduto quando si tratta di relazioni tra la Croazia e la Slovenia", ha detto la ministro degli esteri ed affari europei Vesna Pusić incontrando a Lubiana il suo collega sloveno Karl Erjavec. Il capo della diplomazia slovena da parte sua si e' detto convinto che con la ratifica e il vicino ingresso della Croazia nell'Ue si apre un nuovo capitolo nelle relazioni tra i due paesi in diversi settori. Erjavec ha ribadito il comune interesse per la stabilita' dei Balcani Occidentali ed il proseguimento dell'allargamento dell'Unione. Va detto che un largo sostegno politico alla ratifica slovena e' stato dato grazie al memorandum dei due governi con il quale e' stato risolto il problema che per il governo sloveno rappresentava l'ostacolo nel processo della ratifica, vale a dire la questione della Ljubljanska banka. Con il memorandum di accordo tra i due governi e' stato concordato che la soluzione della Ljubljanska banka verra' trovata nell'ambito della secessione. Questo documento e' stato firmato lo scorso 11 marzo a Mokrice, in Slovenia tra il premier dimissionario sloveno Janez Janša ed i premier croato Zoran Milanović. La Slovenia si impegna per l'allargamento dell'Ue il che contribuisce alla stabilizzazione della democrazia e alla crescita economica, ha detto la premier slovena Alenka Bratušek a seguito della ratifica dell'accordo di adesione croato e ha aggiunto che la Croazia e' l'esempio per la regione. Bratušek ha ricordato tutti i negoziati croato-sloveni negli ultimi 20 anni, con quello finale rappresentato appunto dal memorandum sulla collaborazione dei due governi firmato a Mokrice.

Il capo del governo croato Zoran Milanović ha ringraziato i colleghi nel Parlamento sloveno per aver appoggiato all'unanimita' la ratifica dell'accordo di adesione croato: "E' simbolicamente importante. Nella democrazia tutti non possono essere sempre per la stessa soluzione, ma a volte e' bello vederlo, come oggi", ha rilevato Milanović. Il premier croato ha aggiunto che entrambi i paesi devono occuparsi di quello che li opprime, vale a dire la crisi economica e la mancanza di crescita economica. Ha sottolineato che per la Croazia e' importante la situazione economica in Slovenia cosi' come per la Slovenia e' importante la situazione economica in Croazia. Milanović ha detto che c'e' molto di piu' in comune e piu' cose che legano i due Paesi rispetto a quelle che li dividono: "Oggi non ci divide quasi niente", ha osservato il capo del governo croato. Milanović ha indicato che la Slovenia e la Croazia sono due paesi piccoli che insieme hanno appena 6,5 milioni di abitanti, ma sanno quello che vogliono e la loro collaborazione e' un valore di utilita' comune: "Non vedo un collaboratore migliore della Slovenia negli anni che arrivano", ha concluso Zoran Milanović.

Fino a poco fa c'era incertezza se e quando vi sarebbe stata la ratifica slovena, poiche' la Slovenia condizionava questa ratifica con la questione della Ljubljanska banka. Cosi' il quotidiano sloveno Delo che ha ricordato che, oltre alla questione della Ljubljanska banka, il maggiore ostacolo alla ratifica slovena era rappresentato dal problema dei confini marittimi tra i due Paesi. Questo contenzioso e' stato risolto nel novembre 2009, quando e' stato firmato l'accordo che affida la soluzione ad un arbitrato internazionale. I media sloveni sottolineano che attualmente, secondo i sondaggi, soltanto il 45 percento dei cittadini croati ritengono che l'ingressso del loro paese nell'Ue sara' un passo positivo e che con la sua adesione la Croazia diventera' il quinto piu' povero paese tra i membri dell'Ue. I croati, scrive ancora Delo, temono l'aumento dei prezzi del cibo e di altri prodotti alimentari, immobiliari e il peggioramento delle possibilita' di occupazione per gli attuali 375.000 disoccupati su una popolazione di poco oltre 4 milioni di abitanti.

[*] Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radio Radicale

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