giovedì 28 marzo 2013

JOSIPOVIĆ IN BOSNIA: LA CROAZIA APPOGGERA' L'INTEGRAZIONE ANCHE DALL'INTERNO DELL'UE

Di Marina Szikora [*]
Il presidente croato Ivo Josipović si e' recato settimana scorsa in Bosnia Erzegovina. Una visita importante in vista dell'ingresso della Croazia nell'Unione Europea. Questa vicina adesione si riflettera' positivamente anche sui paesi della regione, soprattutto sulla Bosnia. La Croazia fara' tutto il possibile affinche' i confini tra Croazia e Bosnia Erzegovina permettano il proseguimento di buone relazioni che esistono tra i due Paesi, ha promesso Ivo Josipović visitando la citta' di Mostar.
"Il confine europeo tra Croazia e Bosnia nemmeno nelle condizioni nuove non sara' una muraglia cinese, ma deve collegare la gente. Sono certo che noi, la Bosnia e l'Unione Europea troveremo le migliori modalita'", ha detto il presidente croato dopo il suo incontro con il presidente di turno della Bosnia, il rappresentante serbo Nebojša Radmanović. Josipović ha aggiunto che e' interesse strategico croato che tutti i Paesi nella regione diventino membri dell'Ue: "Per noi la Bih in molti sensi e' il partner e il vicino piu' importante. Come l'Ue e' una occasione per la Croazia, lo e' anche per la Bosnia", ha detto Josipović.
Nebojša Radmanović da parte sua ha espresso soddisfazione per il vicino ingresso della Croazia nell'Ue: "Tutti noi in BiH siamo molto soddisfatti che la Croazia in qualche mese diventera' membro permanente dell'Ue. Credo che questo sia utile anche per tutti i cittadini della Bosnia Erzegovina. Ci sono pero' dei problemi minori ai confini che sono in tutto oltre 1000 km e ci impegniamo affinche' anche noi, come presidenti dei due paesi, diamo il nostro contributo alla soluzione del problema a fin di superarlo" ha detto Radmanović.
In precedenza, il presidente croato aveva incontrato anche gli altri due membri della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina, il bosgnacco Bakir Izetbegović e il croato Željko Komšić. In questa occasione e' stata espressa la comune disponibilità a rafforzare la collaborazione tra i due Paesi e l'impegno a costruire queste relazioni come contributo alla stabilita' della regione.
[*] Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a SudEst andata in onda il 28 marzo a Radio Radicale


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