domenica 15 aprile 2012

MACEDONIA: UNA PASQUA SEGNATA DALLA VIOLENZA

di Marina Szikora
Il presidente macedone Gjorge Ivanov e il primo ministro Nikola Gruevski, nella giornata della Pasqua ortodossa, condannano fortemente l'uccisione di cinque persone nei pressi di Skopje, una vicenda tragica che ha scosso fortemente la Macedonia e provocato grandi tensioni. Le massime autorita' dello stato hanno espresso le loro piu' profonde simpatie e condoglianze alle famiglie delle vittime e promettono che gli autori di questo atroce assassinio saranno portati davanti alla giustizia, scrive l'agenzia di stampa macedone MIA.
"In questi giorni non possiamo non fermarci a pensare all'uccisione di cinque uomini e ad esprimere solidarietà ai famigliari e ai parenti. Ci aspettiamo che i responsabili siano trovati e puniti", ha detto il presidente Ivanov dopo la liturgia pasquale nella chiesa di San Clemente di Ohrid. Il primo ministro Gruevski ha altrettanto espresso le sue condoglianze alle famiglie delle cinque vittime uccise lo scorso giovedi': "Questo evento ci ha sconvolti tutti. Ci colpisce profondamente ma dobbiamo tenere le nostre teste alte e dobbiamo continuare ad affrontare le sfide. Voglio mandare il messaggio agli autori che prima o poi loro saranno portati davanti alla giustizia e puniti secondo la legge e da Dio se loro perfino riescono a capire che cosa cio' significhi", ha detto Gruevski.
La parlamentare europea Tanja Fajon, componente della delegazione per l'Europa sud orientale e relatrice per la liberalizzazione dei visti per i Balcani occidentali, ha condannato fortemente le uccisioni brutali a Smiljkovci. In un comunicato stampa come reazione alle vicende in Macedonia, Tanja Fajon ha chiamato i cittadini a mantenere la calma e ad astenersi da ulteriori incidenti ribadendo l'importanza di trovare i responsabili dell'omicidio, ma al tempo stesso comportarsi con calma ed intelligenza.
Fajon ha fatto inoltre appello alle autorita' di Skopje perché utilizzino tutti i loro poteri per garantire sicurezza per tutti i cittadini del loro paese e ristabilire immediatamente la pace."Queste uccisioni e conflitti etnici sono inaccettabili e contro ogni valore europeo di rispetto della democrazia, di stato di diritto e di rispetto per le minoranze. L'accordo di Ohrid [che pose fine alla guerra tra macedoni e albanesi nel 2001, n.d.r.] e' vitale per il cammino della Macedonia verso l'Ue. Ogni ulteriore violenza etnica compromettera' seriamente la liberta' di circolazione che i cittadini della Macedonia e dell'Albania godono da quando sono stati sospesi i visti per i liberi spostamenti nei Paesi dell'area Schengen", ha detto l'europarlamentare Fajon.

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