lunedì 16 aprile 2012

LA MACEDONIA ANCORA SOTTO SHOCK DOPO LA STRAGE DEL VENERDI' SANTO

Si temono violenze interetniche mentre le autorità indagano per scoprire gli autori dell'assassinio di quattro ragazzi e di un pescatore 
di Marina Szikora
L'assassinio dei quattro ragazzi che amavano pescare ha scioccato la Macedonia. Questo paese, ricorda il quotidiano di Zagabria "Večernji list", nel 2001 ha vissuto un conflitto interetnico che duro' sei mesi, ma mai prima era accaduto un crimine di questo tipo. Sono stati uccisi Aleksandar Nakojevski, Cvetančo Acevski, Kire Tričkovski e Filip Slavkovski, ragazzi di 18 e 20 anni e Borće Stevkovski, un pescatore di 45 anni che pero' non e' stato nella loro compagnia. Erano ragazzi tranquilli che amavano pescare. Filip si preparava per festeggiare l'esame di maturita'. Nel comune di Butel, da dove provengono le vittime, e' stato proclamato un giorno di lutto. "Tristezza e costernazione si sentono in tutta la Macedonia. L'opinione pubblica e' sconvolta e scioccata", scrive 'Večernji list".


"Una cosa del genere non e' accaduta nemmeno nel 2001. Quello che all'epoca avevamo chiamato guerra, e' stato in qualche modo isolato, mentre adesso l'impressione e' che non sei sicuro da nessuna parte. Adesso abbiamo molta paura, non mi sento sicuro da nessuna parte", dice Frosina Dimovska di Skopje. Gli abitanti del villaggio di Radišani hanno bloccato le strade chiedendo in questo modo alle autorita' di trovare al piu' presto gli esecutori, ma vogliono anche dimostrare la loro intenzione di farsi giustizia da soli se le istituzioni non faranno il loro dovere. Hanno rimosso le barricate sabato a mezzogiorno solo per far passare il corteo funebre fino al cimitero locale dove sono stati sepolti tre dei giovani uccisi. C'era una folla grande di tutti quelli che sono venuti a congedarsi dalle vittime.

Anche se la polizia non sa ancora quali sono stati i motivi ne' l'appartenenza etnica degli assassini, alcuni giovani con i quali i giornalisti avevano parlato, scrive il quotidiano croato, ritengono che gli esecutori siano di nazionalita' albanese. Circa 150 albanesi che vivono nel vicino villaggio di Ljuboten sono rimasti a Skopje perche' avrebbero dovuto passare per Radišani dove gli abitanti avevano bloccato la strada. Sembra che alcuni macedoni avessero perfino incitato alla vendetta contro il villaggio albanese e che per questo motivo sono in stato di fermo.

Molte sono le speculazioni in questi momenti di attesa e di tensione. Quello che si sa e' che i quattro giovani sono stati uccisi da distanza ravvicinata e che i loro corpi sono stati trovati uno accanto all'altro. Secondo i referti della polizia, sul luogo del delitto c'erano prioettili di tre tipi diverse di armi da fuoco il che farebbe dedurre che contro i ragazzi avrebbe sparato un gruppo di assassini. Il ministero degli Interni macedone non esclude che possa trattarsi di persone arrivate dall'estero.

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